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Programma

Apparatus Matri

By Lun 14 Febbraio 2022 No Comments

Apparatus Matri è una riscrittura de La casa di Bernarda Alba di F. Garcia Lorca ambientata in una remota provincia italiana, all’interno di palazzo Maya. Il palazzo è occupato dalla comunità delle Matreie, adepte di Mater, e vi è impedito l’ingresso agli uomini. Mater fonda un sistema di potere rigido e severo, quasi elisabettiano, che lotta contro una società cattolica e maschilista, ma senza volerlo ne riprende le sembianze a scapito delle personalità individuali delle figlie, nate lì dentro, e delle dinamiche competitive che sistemi escludenti e gerarchici tendono a creare.

Il titolo latino al fine di sottolineare appunto l’arcaicità di questo sistema distopico che vuole essere rivoluzionario ma degenera in senso quasi reazionario: come un immenso orologio a cucù o macchina infernale i personaggi entrano e escono dalla scena, nel passaggio da spettatori a attori di un meccanismo degenerativo immanente che sembra impossibile da fermare. Stanno preparando l’Operazione Angelus, irruzione sovversiva nel cuore del mondo cattolico, momento apice del disegno immaginato da Mater per mostrare al mondo la loro realtà ma è proprio in quel momento che vengono a galla le fratture profonde nel gruppo. Le Matreie sono a un bivio, perdere quelle che hanno costruito o sacrificarsi? O forse no. Forse è possibile una terza via, ed è questa l’utopia che vogliamo suggerire. Una nuova nascita che accolga le contraddizioni delle donne che siamo e che vogliamo diventare. E’ la deflagrazione di un sistema nato dalla privazione, un’ indagine sulla relazione tra auto determinazione e le necessità di appartenenza a un gruppo; sulle dinamiche di potere, sulla femminilità nuova avulsa da ogni stereotipo.

Ispirandoci all’iconografia della Madonna della Misericordia, Mater è collocata su un trono imponente, con un mantello di esagerate dimensioni che diventa il palazzo, contenitore delle sue abitanti. Fuori, in dialogo con l’interno, è il luogo de le Vicine, le altre donne della piccola cittadina. Hanno sentito solo un’eco del processo storico e delle battaglie femministe, spiano e giudicano le Matreie, spaventate e affascinate dal cambiamento che rappresentano: sono un coro onnisciente dai tratti grotteschi.

L’allestimento scenico, con cambi e dietro le quinte visibili, prevede l’istallazione di sensori e microfoni a contatto al fine di trasdurre le vibrazioni e i movimenti sul palco in input di elaborazione sonora in tempo reale, il tutto a sottolineare la scansione ritmica e visiva del meccanismo di cui i personaggi sono parte. Le musiche sono originali e composte durante le prove, accompagnano le protagoniste alla ricerca della loro personalità e verso un rinnovamento più autentico delle loro aspirazioni umane. Lo spettacolo si nutre in oltre dell’inserimento di performer raccolti nelle piazze che lo ospitano, che vanno a interpretare la comunità del paese in cui sorge Palazzo Maya. Questo rende Apparatus Matri uno spettacolo aperto , in ascolto del luogo e che si concede di farsi attraversare da esperienze umane sempre diverse derivate dal loro contributo.

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