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Patrizia Bellucci
Programma

V COME VIRGINIA

By Mar 14 Novembre 2023 Gennaio 26th, 2024 No Comments

Io sono io, e me ne vanto.”
Partiamo da questa citazione per descrivere lo spazio semantico nel quale agiremo. Questa frase è così brutalmente moderna, sfacciata, spudorata, che potrebbe essere la didascalia di una qualsiasi personalità malata di contemporaneità in un orgasmo social di selfie da auto-celebrare. Ed è esattamente questo che la nostra bella Contessa Virginia fa. In netto anticipo sui tempi, sia femministi, che sociali, lei si mette in scena – fisicamente – ma ancor di più socialmente e quindi politicamente. Esattamente come una influencer contemporanea che radicalizza opinione pubblica con modi privati, tanto da stringere il potere al suo angolo, o meglio, al suo sofà.
Così noi vediamo il suo Mondo prendere forma, un viaggio tra le sue memorie del passato ci si palesa davanti gli occhi come apparizione. Come un corpo immortalato nel bagliore eterno. Corpo fatto di nomi risonanti, potenti; segnato come le cartine d’Europa nate tra indumenti intimi, guerre e diplomazia. Tutto grazie ad un bacio dato o uno rifiutato. Il potere delle donne sugli uomini è l’arma più potente da sempre. Lei costruisce una forma, la sua forma che è il suo stesso essere: lei è la sua stessa messa in scena. Un tableau vivant, perenne qui ed ora. Il suo vivere ha come il suo compimento sulle universali tavole di un palcoscenico. Un pulpito sul quale declamare con forza il suo “IO” e appiccicarlo alle pieghe nascoste della storia per far emergere in maniera disperata la verità, ormai rimasta l’unica cosa possibile da cambiare. Se la sua vita l’ha giudicata la storia può ancora attendere per farlo. Una apparizione misteriosa sulle tavole di un teatro, dove il suo corpo è ricostruito per un’ultima messa in scena. Come uno psicopompo Virginia ci viene a fa visita per portarci nell’odore dei suoi giorni, giorni che hanno dato il battesimo a quello che siamo oggi. L’Italia è nata anche passando per la bellezza infausta di una donna speciale. Gloria egoriferita, spia patriottica, furba diplomatica, anticipatrice di mode e costumi, perfetta modella, fredda seduttrice, o solamente arrivista? Tutto questo forse. L’ultima foto nella sua ultima solitudine ce lo racconterà.

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