Di e con Chiara Casarico e Tiziana Scrocca
Spettacolo comico in bilico tra realtà e surrealtà, tra piccoli momenti di quotidiana follia ed esistenziali speculazioni sul linguaggio. “Zit… canta che ti passa” è il terzo capitolo di una trilogia di teatro comico che indaga sulla costante ricerca di dire “qualcosa di intelligente”… Anche in questa terza edizione, i personaggi, Zitta e Dici, aspettano – beckettianamente – che ci sia qualcosa di intelligente da dire e forse, finalmente, hanno trovato quello che cercano, ma… ci si mette di mezzo il destino! E così, Zit! si trova a fare i conti con la realtà pandemica che abbiamo vissuto e continuiamo a vivere. La realtà irrompe sulla scena e i personaggi si ritrovano a declinare le loro piccole grandi manie nei rituali che tutti noi abbiamo vissuto, soprattutto durante il primo lockdown. Riderci su diventa un modo per esorcizzare la tragedia mondiale che stiamo vivendo.
Permangono alcune delle tematiche affrontate nella prima e nella seconda edizione di questa saga della comicità al femminile del Naufragarmedolce: la dialettica relazionale con i suoi paradossi, il rapporto vittima/carnefice con i suoi possibili ribaltamenti, la necessità e l’impossibilità di comunicare col mondo esterno e la ricerca di una trascendenza. La primordiale ed esistenziale impossibilità di dire continua a generare un ricchissimo dialogo di suoni, gesti, sguardi, automatismi, ripetizioni, ecolalie, ritmi, parole-suono che esprimono con un grammelot piuttosto “sudicio” la relazione e i mondi che da essa si aprono. Se nella prima edizione il cuore dello spettacolo era incentrato sull’impossibilità di DIRE qualcosa di intelligente, e nella seconda edizione si esplorava la difficoltà di NON DIRE e fare/trovare “SILENZIO”, nella terza edizione si pone l’accento sul FARE e sulle piccole grandi ritualità che accompagnano la nostra vita quotidiana. In tutto ciò, “Zit… canta che te passa” resta uno spettacolo squisitamente comico, in cui si intrecciano il teatro clown, la comicità di situazione, rimandi alle comiche del film muto, Totò e Peppino, Troisi e Dario Fo. Come spesso accade a questo tipo di comicità, lo spettacolo può essere letto su più livelli e di conseguenza apprezzato anche da un bambino o da chi vuole farsi semplicemente quattro risate!