
Il pubblico viene condotto nel mondo delle favole di Esopo e Fedro dalla narrazione degli attori. Il pensiero antico si fa guida del presente per raccontare, al giovane spettatore e non solo, l’uomo attraverso il variopinto mondo animalesco nel quale pare rispecchiarsi tutta l’umanità. Con parola, musica, video e maschere. La prepotenza, l’astuzia, l’ipocrisia, l’ingordigia, la vanagloria, il servilismo, la ferocia, la vanità, l’avidità, la saggezza etc. trovano espressione allegorica nel leone, nel lupo, nella volpe, nel cane, nel pavone, nell’asino, nella lepre, nel coniglio, nella tartaruga… Non c’è animale domestico e selvatico che non figuri nella galleria di Esopo e Fedro. Durante lo spettacolo vengono proiettati particolari di quadri (in cui sono presenti animali) custoditi nella Pinacoteca del Museo di Castelvecchio di Verona.