L’idea alla base del lavoro risale a più di 10 anni fa, nata come boutade durante un viaggio di Compagnia fra una replica e l’altra. Forse a causa della stanchezza accumulata, iniziammo a ridere immaginandoci uno spettacolo che condensasse al suo interno tutte le opere di Shakespeare, utilizzando dei calzini al posto dei personaggi. Ci divertiva il fascino blasfemo di ridurre storie vaste e potenti come l’Amleto o l’Otello ad una manciata di battute, in una cornice così poco seria. Il titolo era praticamente inevitabile.
Per anni, ciclicamente, abbiamo richiamato alla memoria questo progetto, aggiungendo dettagli per il nostro puro diletto, senza mai considerarlo davvero realizzabile; non sapremmo quindi spiegare bene né come né perché nel Gennaio 2019, dopo averlo rievocato per l’ennesima volta, nel giro di un paio di settimane si è costituito un piccolo team di lavoro e siamo partiti con la fase di esplorazione. Il patto fra di noi era esplicito: avremmo “giocato” per un paio di mesi, trovandoci ogni tanto in sala per provare a metter in movimento i testi progressivamente abbozzati; se ne fosse venuto fuori qualcosa di sensato, avremmo continuato, altrimenti l’idea sarebbe stata definitivamente accantonata. Nonostante la buona dose di perplessità iniziale, abbiamo dovuto pian piano arrenderci all’evidenza che forse la strada era davvero percorribile! A quel punto si è quindi deciso di procedere in modo più sistematico con la costruzione dello spettacolo, che ha pian piano preso forma…