
La Sinfonia dei Giocattoli è un sogno di campanelli, trenini e pupazzi a molla, ballerine nel carillon, palloncini e robot. Ma anche il diario segreto dei colori e delle forme di una grande artista, Sonia Terk, che nei suoi “Libri Neri” ha inventato un linguaggio che funziona proprio come un set di costruzioni da tavolo. Costruendo e smontando, inventando piccole fiabe giocose e strampalate, in un mondo accogliente e colorato, come la coperta patchwork tessuta per il figlioletto Charles. In questa lingua fatta di colori in movimento che si trasformano in marionette cinetiche, o in paesaggi astratti e ritmici, vivono i sogni, i ricordi, le scoperte dell’infanzia. Qui trovano casa, un po’ alla rinfusa, come nel baule dei giochi, gli schizzi e le campiture di tanti altri artisti, così la Ballerina di Man Ray danza sui cerchi di Vasarely, i quadrati di Albers diventano un Robot pasticcione e romantico, i cerchi di Mirò rimbalzano sui rettangoli di Mondrian. Quanti giochi si possono inventare, infiniti! Con la magia aerea del teatro su nero, che aiuta a danzare, a volare, a immaginare. Ricordando Munari e Winnicot, con tante tantissime risate.