
Altri Libertini è l’opera prima di Pier Vittorio Tondelli, esplosivo ritratto di una generazione di giovani squinternati, incompresi e rifiutati dal loro contesto sociale e politico. Dei sei racconti che compongono il romanzo, Lanera sceglie di lavorare su Viaggio, Altri libertini e Autobahn. I tre racconti si incastrano drammaturgicamente, creando un unico fil rouge per una messa in scena a quattro corpi e quattro voci: Giandomenico Cupaiuolo, Danilo Giuva, Roberto Magnani e la stessa Licia Lanera che, attraverso un attento e delicato adattamento drammaturgico, si fa portavoce di una generazione, la sua e quella di Tondelli: la generazione degli anni 80. Lanera vive i propri quarant’anni in un momento storico e politico di feroci cambiamenti e prende spunto dalla propria biografia e da quella dei suoi compagni di viaggio che, pur essendo continuamente sulla scena, combattono un’eterna lotta alla rappresentazione, cercando la propria verità nelle parole tondelliane e appropriandosene per portarla alla luce.
