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LUCA LAZZARESCHI
Programma

FRANCESCO fratello del cosmo

By Gio 14 Dicembre 2023 No Comments

L’azione si svolge dal 10 al 25 dicembre 1223, quando San Francesco dopo aver chiesto il permesso a Papa Onorio III, rievoca, a Greccio, la natività. Chiama quella rievocazione “praesepe” che in latino indica lo spazio degli animali chiuso dalle siepi dove vi è la mangiatoia in cui Gesù fu deposto. Il primo presepe fu povero, così da rendere visibili i disagi in cui si trovò il Salvatore, privo di tutte le cose necessarie ad un neonato. C’erano solo il bue, l’asinello e la mangiatoia. San Francesco non volle altro, non voleva “fare uno spettacolo da far vedere ai curiosi. Lo spettacolo è irrispettoso nei confronti del grande mistero religioso”. Per questo non volle nessuno al posto della Madonna, di San Giuseppe e del bambino. Fu una “ricostruzione visiva e vera” della nascita di Gesù la cui presenza arrivò attraverso la messa celebrata dal Santo. Quel primo presepe, che faceva rivivere con semplicità, povertà e umiltà, la storia vissuta a Betlemme, permise a tutti di “andare in Terrasanta”. Da lì a tre anni il poverello di Assisi (ormai quasi cieco) sarebbe morto. Il patrono d’Italia è stato tante cose: metà religioso metà laico, ai margini della Chiesa ma non eretico, predicatore, difensore dei poveri, animalista, ecologista ante litteram. Nel testo dello spettacolo le sue parole si mescolano a quelle di Papa Francesco, come lui sostenitore del dialogo interreligioso e pacifista, a sottolineare l’attualità del messaggio: “la pace non è un sentimento poetico idilliaco, è resistere al male, amore per il prossimo, saper perdonare. La guerra non è mai necessaria, né inevitabile. Si può sempre trovare un’alternativa: è la via del dialogo, dell’incontro e della sincera ricerca della verità”. Un messaggio che ci auguriamo possa continuare a “viaggiare”, anche attraverso il nostro “infinitamente piccolo” contributo, poiché itinerante è la vita degli attori come quella dei francescani.

Leonardo Petrillo

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