Clara è una bambina come le altre: prima di andare a scuola, sottrae dalla credenza un paio di caramelle al limone; mentre la maestra spiega, disegna animaletti sul libro di scienze (sempre con qualche zampa di troppo); quando gioca in giardino, la sua fantasia la conduce in luoghi lontani e sconosciuti. Clara, però, fatica a comprendere il mondo che la circonda. L’universo dei suoi genitori, della nonna, dei maestri a scuola e di tutti gli adulti sia simpatici che antipatici le appare imperscrutabile e allo stesso tempo incapace di capirla. Insomma, un mondo a misura di adulti che hanno dimenticato cosa voglia dire essere bambini. Un giorno, mentre guarda il suo programma preferito, la televisione emette improvvisamente un fischio e poi si spegne. Senza rimedio. Questo avvenimento le toglie una distrazione quotidiana e le permette di entrare in contatto con quello che la circonda in maniera diversa; le permette persino di sentire la voce di un gabbiano che ogni giorno vola intorno alla sua casa. Quei rumori e quelle distrazioni che le davano un’immagine della realtà non sua si spengono e quello che all’inizio sembra essere un dramma si trasforma nell’opportunità di vivere avventure e emozioni insospettate: il gabbiano parlante le chiederà aiuto per una missione di vitale importanza: restituire il sorriso alla Luna.
Un viaggio vertiginoso che la porterà negli oceani più profondi, nei deserti più aridi e nelle caverne più buie, fino a scoprire che con la semplice forza della sua immaginazione può cambiare tutto e concepire un mondo nuovo.