Attraverso alcune delle più belle poesie di Trilussa, l’attrice regala agli spettatori uno spettacolo divertente in dialetto romanesco indirizzato ad un pubblico di adulti e di giovani.
Uno spaccato della società del secolo scorso a cavallo delle due guerre che ci permette di riflettere sul nostro tempo e sulla società odierna. E’ tutto poi così cambiato?
Sentiremo parlare di amori tragico – comici, di un vecchio porco che decise di lasciare la campagna per entrare a far parte della “buona società,” dell’onestà delle nonne di un tempo, quando l’onore e la dignità non potevano essere comprati da alcun gioiello, o almeno così sembrava. Non mancheranno momenti melanconici, il tempo che passa e scorre senza possibilità di essere fermato, rappresentato dall’inesorabile canto di un uccellino di legno di un orologio a cucù, che scandisce le ore, i giorni, gli anni… Un dialogo, più che un monologo, con il celebre poeta romano che con la sua ironia e la pungente satira è riuscito a raccontare oltre cinquanta anni di cronaca italiana.